Wedding Designer come imprenditrice di se stessa

Il Wedding designer non vede quello che c’è, ma quello che vedrà, nella scenografia del matrimonio 

Bisogna pensare in modo straordinario per potersi permettere di essere ordinario e diventare imprenditrice di se stesso.

” Puoi andare anche dall’ altra parte del mondo, ma se non esci da certe stanze della tua mente, abiterai sempre nello stesso luogo”.

Wedding designer come imprenditrice di se stessa

Quando ho iniziato questo viaggio non avevo piena consapevolezza di quello che avrei voluto fare ma ero predisposta all’ascolto, alla curiosità, alla possibilità di scoprire nuove strade che mi insegnassero a riconoscere la mia passione in lavoro.

Con il bagaglio delle mie esperienze passate, ho ricucito i miei errori e li ho utilizzati come strumenti per proseguire, migliorare e dosare l’impulso che il mio lavoro fosse la mia vita.

Ho metabolizzato le energie, la positività che alimenta il mio animo, costruendo una possibilità in più per far sì che tutto quello che penso, progetto e creo, diventi parte integrante della mia vita e del mio lavoro di wedding designer.

Ci sono io dentro al pensiero che si concretizza nella scenografia di un allestimento.

C’è l’emozione della coppia di sposi che si è identificata in quel progetto.

Solo qualcosa di vivo e vero può crescere e materializzarsi perchè si nutre di ciò che ha contribuito a creare.

La mia Mission

Trasformare un desiderio in un obiettivo è la mia mission , quello in cui credo e che continuerò a portare avanti, malgrado le difficoltà nei confronti della professione del wedding designer, ancora poco riconosciuta in Italia, spesso travisata, considerata come un hobby, un riempitivo e addirittura di chi “fa i fiocchetti ai tovaglioli”.

Progetto scenografie per matrimoni perchè amo aiutare le coppie di sposi a comunicare se stesse, i propri sentimenti, l’affetto verso i propri parenti e amici, senza parole, ma attraverso il linguaggio delle emozioni.

Mi sono chiesta quanto fosse importante per me.

Quanto avrei dovuto lottare per “far capire” l’importanza delle immagini in un evento come il matrimonio.

Poi un giorno, in un mio momento razionale, sono arrivata alla conclusione che il mio viaggio è solo all’inizio, un percorso creativo insieme alle coppie di sposi che prima sognano e poi realizzano.

Una serie di scelte che si rinnovano, mi fanno percorrere nuove strade, aprono i miei sensi alla bellezza di un tramonto, ai colori del mare, ai tepori della primavera che fa sbocciare a nuova vita le margherite e so, ne sono convinta, che, anche chi ancor non vede, un giorno si accorgerà di quanto splendore si sia perso…