Darsi un budget è il primo passo per non impazzire durante l’organizzazione del matrimonio
Ieri sera ho incontrato una giovane coppia che si sposerà a giugno 2022, abbiamo cenato insieme, come spesso mi succede i miei incontri si svolgono abitualmente davanti ad un aperitivo, un pranzo, una cena o un bel caffè.
Credo che ci sia qualcosa di terapeutico nel condividere discorsi e riflessioni in una pausa gradevole perché si instaura un rapporto che via via si andrà consolidando nel corso dei preparativi. Fare questo lavoro, ha in effetti un aspetto emotivo rilevante. E’ la costruzione di un percorso, come di un puzzle tassello dopo tassello, in cui tutto deve incastrarsi perfettamente per completare il quadro scelto.
Come ogni volta, mi capita di spiegare innanzitutto il lavoro che posso svolgere per loro perché spesso non c’è un’ idea concreta sull’ identità del Wedding Planner.
Ho attentamente ascoltato la loro prima esperienza nei confronti della Location che hanno visitato per avere maggiori informazioni e il loro disappunto riscontrato nella poca chiarezza. C’è spesso questa euforia da parte di alcuni proprietari di location del “non c’è problema”, del “facciamo tutto noi”, del “non ti preoccupare è tutto compreso al prezzo di…”.
Come ogni venditore, c’è l’esigenza di accaparrarsi il cliente senza tener conto della reale fattibilità dei propri spazi e servizi ; d’altra parte c’è una naturale inesperienza da parte della coppia di sposi che per la prima volta si trova a dover formulare alcune domande specifiche.
E’ veramente inutile girare da una location all’altra, fra ville d’epoca e castelli, quando il vostro budget vi potrà regalare un bellissimo matrimonio in agriturismo o in un ristorante con la cucina interna. Ho mangiato le migliori pizze in ottima compagnia senza dover necessariamente spendere una fortuna in cene, ma se i vostri “conti” ve lo permettono, valutate la possibilità di un catering. Deve essere una vostra scelta, senza nessuna imposizione da parte della location (può piacere a loro ma perché dovrebbe per forza piacere anche a voi…?)
Considerate che in percentuale sul vostro budget, non dovete superare il 50% fra location e costo menù, altrimenti dovrete recarvi in chiesa col pigiama e rinunciare a tutto il resto perché è facile valutare il costo di un menù a persona ma ben più difficile calcolarne i costi nascosti (iva, coperto, extra time, numero garantito, possibilità di open bar…). Le voci escluse devono essere la vostra priorità per non rimanere delusi e spiazzati dalle conseguenze e mancanze che potrebbero modificare il vostro budget o alle quali dovrete rinunciare.
Se siete interessate a ricevere la guida con le domande fondamentali da fare, le voci di spesa da tenere in considerazione per formulare il proprio budget planner, i suggerimenti per scegliere ogni vostro fornitore su misura e la tutela con contratto firmato, le curiosità per semplificare l’assegnazione dei posti a tavola in linea con il tableau de mariage e le linee guida per scegliere colore e stile del vostro matrimonio, sarò lieta di esservi utile.
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